lunedì 17 febbraio 2020

Il fiore del signor Moggi- Bernard Friot & Nicoletta Bertelle

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Una mattina il signor Moggi si svegliò con il ricordo di un sogno bellissimo. In questo sogno un fiore dai colori meravigliosi era cresciuto in mezzo alla piazza della città.
Essendo pittore, prese subito il pennello e provò a ricreare lo stesso fiore ma, per quanto si impegnasse e ascoltasse i consigli di chi lo circondava, non riusciva a riportare su tela i colori che lo avevano ammaliato in sogno. I tentativi si accumularono fino a quando una bambina straniera riconobbe nel racconto del signor Moggi, un fiore del suo pese e fu in grado di dipingerlo riproducendone le meravigliose tonalità coloristiche.


Il fiore del signor Moggi
16,90 euro

Il vocabolario Treccani indica con il termine "Stranièro": agg. e s.m. (f.-a) [der. del lat. extraneus: estraneo esterno]- 1. Di altri paesi, di altre nazioni: emigrare, andare esule in terra s. b. [...] Con connotazione ostile, alludendo a popolazioni nemiche o comunque avverse e odiate. [...] 2. agg., letter. estraneo: sentirsi s. in patria, in casa propria [...].

Per il termine "diverso" il vocabolario Treccani ci dice che questa parola può essere: 1. agg. Propr., volto in altra direzione, in senso proprio e fig.: seguire vie d.; a. che non è uguale né simile, che si scosta per natura, aspetto, qualità da altro oggetto, o che è addirittura altra cosa [...] c. letter. insolito, singolare, strano, bizzarro: 3. Persona che, per qualche aspetto, carattere o manifestazione, esce da quella che è tradizionalmente considerata la condizione "normale", cioè omosessuali, disabili fisici o psichici, ecc. [...].


L'accoglienza e l'accettazione della "diversità" non sono solo una questione che ha a che vedere con "lo straniero" in senso stretto quindi, ma si legano genericamente a tutte le persone che ci circondano. Nessuno escluso.

Accettare gli altri significa anche accettare noi stessi per quello che siamo e per poter essere tolleranti dovremmo riavvicinarci alla natura, scardinando nel quotidiano tutti quei pregiudizi culturali che nel tempo si sono insediati nel nostro modo di pensare.
Per poter pensare e di conseguenza agire in maniera libera, senza preconcetti,  dobbiamo aprirci al mondo, alle persone che ogni giorno incontriamo, viaggiare, leggere, approfondire qualsiasi informazione sentita.
In questa maniera, rieducandoci,  potremo essere capaci di ammirare un fiore proveniente da un paese lontano del quale non siamo in grado di riprodurne da soli i colori.

Questo albo, illustrato da Nicoletta Bertelle e scritto dal francese Bernard Friot,  celebra proprio l'accoglienza  e un nuovo avvicinamento alla natura, spronandoci ad aprirci e liberarci degli irrazionali e ingiusti preconcetti culturali dei quali siamo vittime.

Colori vivaci e intensi connotano le illustrazioni che traducono man mano le parole in immagini. Tra sogno e realtà, attraverso una metafora, questo libro trasmette uno dei messaggi più attuali del nostro presente.







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