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Da bambina amavo leggere dei libri di favole che, giuro, avevano delle illustrazioni allucinanti, mentre quelli con immagini (ora) meravigliose, rimanevano sullo scaffale a prendere polvere, con disappunto di mia madre che cercava di propormeli in ogni modo.


Nel 1959 ideò un libro per bambini che cambierà la concezione stessa dell'illustrazione per l'infanzia: Piccolo Blu e Piccolo Giallo, in cui due bolli colorati porteranno il lettore a meditare sull'amicizia, la diversità e l'identità in modo semplice e chiaro.
Le stesse importanti tematiche saranno affrontate in Un colore tutto mio, dove però, abbandonerà la rappresentazione astratta a favore di un piccolo geco dall'animo profondo che si domanda come mai non abbia, come gli altri animali, un proprio e immutabile colore.

La storia e le figure, catturano l'attenzione dei bambini di tutte le età (vale per tutte le sue opere d'altro canto) ma probabilmente il significato vero di questo libro può essere compreso del tutto a partire dai tre anni.
Verso la fine c'è un'illustrazione che più di ogni altra dovrebbe affascinare i vostri pupi, quella con la casina della lumaca completamente distrutta. Trovo meraviglioso da parte dell'illustratore non voler risparmiare nulla agli occhi del bambino e mi fanno sorridere le madri che a volte reputano inappropriata questa rappresentazione per i loro pargoli non capendo quanto invece i piccoli abbiano bisogno di confrontarsi con queste scene, per così dire, realistiche e macabre (trattasi spesso delle stesse madri che permettono ai figli di due o tre anni di intontirsi davanti ad un tablet, trovando quindi consono avere un pargolo con lo sguardo ipnotizzato e affascinato da colori psicadelici, luci lampeggianti e rumori davvero inappropriati almeno per le mie orecchie).

Questi libri si prestano anche per tanti laboratori sulla natura, sui colori (Piccolo Blu e Piccolo Giallo), sull'uso della tecnica del collage e la manipolazione della carta (Pezzettino)... sono strumenti didattici eccezionali.
NB: In ogni caso, se vostro figlio vuole anche sfogliare il volantino delle offerte del supermercato, lasciateglielo fare. Se il contenuto non è nocivo e lo affascina, ogni bambino ha diritto a scegliere cosa sfogliare con le sue manine appiccicosine.
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