sabato 8 settembre 2018

Lei. Vivian Maier- Cinzia Ghigliano


Buonasera lettori,

Come avrete notato molto spesso i bambini ormai agli ultimi anni della scuola elementare non leggono più gli albi. Questo accade perché noi grandi cadiamo nell'errore che gli albi illustrati siano solo per bambini piccoli e che ad un certo punto debbano essere accantonati per passare a letture "più serie" e prive di immagini. E' una convinzione comune ma, secondo me, sbagliata. 
Un libro non può essere valutato infatti, come più o meno complesso dal suo formato e dalla presenza o meno di illustrazioni. 

E' chiaro che il bambino deve entrare in confidenza anche con il libro non illustrato ma l'errore accade quando questo si sostituisce in maniera netta e definitiva all'albo che fino a quel momento era stato il fedele compagno di vita del piccolo. 
Penso che tale atteggiamento sia controproducente nella promozione della lettura in quanto la comprensione e l'interpretazione delle immagini è una pratica complessa tanto quanto leggere e comprendere un testo scritto e va esercitata e stimolata ad ogni età.
Il bambino come l'adulto, deve essere sempre libero di tornare sulle letture che si sono conquistate leggendo ma fare attenzione a non anticipare troppo quelle che lo aspettano nel suo futuro perché potrebbero non essere adatte alla sua età (bambino troppo piccolo per comprendere i contenuti del libro o contenuti inadatti).

Spinta da questa considerazione oggi vorrei spendere alcune parole per un albo che è stato scritto e illustrato da Cinzia Ghigliano e che è perfetto per essere letto e sfogliato da bambini che sono capaci di leggere già da taaaaaaaaanti anni.

Si tratta di un libro illustrato stupendo, che racconta per immagini e poche ma incisive parole, la vita della fotografa Vivian Maier


Lei. Vivian Maier di Cinzia Ghigliano

pubblicato da Orecchio Acerbo nel 2016,15€
Con questo libro la Ghigliano ha vinto il Premio Andersen come "Miglior libro fatto ad arte".

La storia della fotografa diventata famosa solo nel 2007 dopo una scoperta fortuita dei suoi negativi da parte di un giovane studioso, è qui narrata dalla voce del suo strumento meccanico ossia la macchina fotografica che Vivian
teneva sempre accanto al cuore. 

Le illustrazioni della Ghigliano riescono a trasmettere la magia degli scatti della Maier e si percepisce lo studio e la ricerca che l'illustratrice deve aver fatto sulla fotografa prima di accingersi alla rappresentazione della sua vita per immagini.
Come nei lavori della Maier anche qui le immagini sono le protagoniste e vengono accompagnate in ogni pagina da poche parole, mentre i personaggi si muovono al ritmo del passo di Vivian e della mano della Ghigliano. 

Io sono la penna con cui quel diario è stato scritto. Io, l'occhio strano che ha testimoniato la straordinarietà del quotidiano. 
Le illustrazioni ispirate direttamente dall'opera fotografica possono suscitare tantissimi interrogativi e considerazioni da parte dei lettori. Si creano ipotesi, dibattiti e confronti diretti con le fotografie per scoprire di più sulle persone fotografate, sull'epoca in cui sono state scattate le foto, la società, le città...

D'altronde si sa: Un'immagine vale più di mille parole.


Dopo aver sfogliato questo libro tutte le persone "grandi" che sostenevano la superiorità dei testi senza immagini si ricrederanno e andranno nella cameretta dei figli a cercare cacca pupù della Blake ( a tal proposito segnalo come i libri di questa autrice oltre ad aiutare i bambini in alcuni dei passaggi fondamentali della crescita, facciano ridere un sacco gli adulti musoni).



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