domenica 3 dicembre 2017

Il Pupazzo di neve- Raymond Briggs

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Con il primo vero freddo e la prima neve, inizia ufficialmente il periodo della cioccolata calda, dei biscotti fatti in casa e delle letture silenziose, quelle fatte nella calma ovattata del proprio salotto, magari vicino al camino. 


Di Albi silenziosi, i cosiddetti Silent Books, nel corso dei decenni ne sono comparsi molti. Oggi propongo un libro uscito in Italia nel 2002 di Raymond Briggs, un illustratore inglese nato nel 1934. 

Un'esperienza che suppongo comune all'arrivo dei primi fiocchi di neve, è guardare fuori dalla finestra aspettando che si crei uno strato abbastanza alto di neve, così  che chiudano la scuola da poter uscire e costruire un pupazzo.


Il piccolo protagonista di questa storia, infatti, scoperto il mondo innevato attorno a lui, corre fuori di casa per fare il suo pupazzo. Gli dà un volto, lo veste con sciarpa e cappello come da tradizione e non perde occasione di correre da lui o di osservarlo dalla finestra. 
Una notte, scopre che il pupazzo, come per magia, si è animato e allora lo trascina dentro casa, come si fa solo con i veri amici, e gli mostra il suo mondo... la luce elettrica, il forno, il frigorifero, in una continua girandola di divertimento. A questo punto però, anche il Pupazzo di neve ha qualcosa da mostrare all'amico, e lo porta, in un volo che ricorda tantissimo quello di Wendy e Peter Pan, nella notte invernale e stellata.
Il mattino successivo il bambino si sveglia nel suo lettino, si stropiccia, ci mette un poco a ricordarsi dell'avventura, ancora a metà tra sogno e realtà, poi corre fuori dal suo amico che però è scomparso... di lui rimangono solo sciarpa, cappello e una piccola pozza di acqua. 
Come i sogni più belli, è svanito, lasciandoci delusi con il protagonista e dubbiosi... sarà stato davvero un sogno?

La caratteristica dei Silent Books sta ovviamente in una narrazione senza parole, creata solo attraverso l'uso sapiente dell'immagine. In questo albo, le immagini sono create in modo sequenziale in piccole finestre come nei fumetti, senza però le consuete nuvolette. 
I disegni dal tratto delicato, creati con matite colorate, illustrano l'avventura del bambino mostrandone i suoi stati d'animo attraverso i tratti essenziali ma molto espressivi del suo viso.

L'albo è un piccolo capolavoro, non pretenzioso ma alla portata anche dei bambini più piccoli che possono comprendere la storia in una lettura individuale senza, tuttavia, saper leggere. 




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