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Buongiorno lettori!
Non so se vi è mai capitato di dover affrontare un tema spinoso come quello della malattia e/o della morte con un bambino. Non è certo facile spiegare ad un pupo queste cose ma, per fortuna, spesso ci vengono in aiuto i libri.
Tra quelli che preferisco, oltre L'anatra la morte e il tulipano di Wolf Erlbruch (che se non avete ancora letto ve lo consiglio caldamente), c'è:
E' sicuramente un albo particolare che ha per protagonista la piccola Maia, il cui nome deriva da quello della dea romana della primavera e della fecondità.
Maia è piena di vita e ha un rapporto speciale con la nonna, fatto di giochi, biscotti e tenerezze. Un giorno però nonna finisce in ospedale e cade in un sonno profondo dal quale si risveglierà ma dimenticando un sacco di cose, tanti pezzettini di se stessa.
Nonostante tutto il rapporto speciale tra le due non muterà di intensità e sarà ora Maia a prendersi cura della nonna: "Maia sapeva esattamente che cosa diceva la nonna perché glielo leggeva negli occhi ed era capace di raccogliere le lettere dalla sua bocca".
Purtroppo il nonno morirà inaspettatamente poco dopo e il fatto viene raccontato in modo diretto e senza fronzoli come, secondo me, dovrebbe essere trattato.
Sarà ancora Maia a consolare la nonna da tanto dolore e a portarla a salutare il nonno un'ultima volta: "Maia spinse la sedia a rotelle della nonna verso la bara. Dalla bocca del nonno non uscivano nuvole. I suoi occhi erano chiusi e stava ancora sorridendo. Ciao, disse la nonna. E gli accarezzò i capelli ghiacciati. Poi sorrise a Maia."
A mio parere è un albo davvero ben fatto e che può aiutarci ad affrontare degli argomenti ancora "tabù" come la morte e la malattia.
Con le sue parole dolci e le immagini che riescono a far loro da contrappunto con uno stile sognante e tenero, il libro riesce a mostrare in modo chiaro, cosa è probabile e normale che accada all'interno di una famiglia, preparando, per quanto sia possibile, il bambino ad affrontare questa prova.
Largo spazio hanno i sentimenti che tutti proviamo in queste situazioni: smarrimento, tristezza, rabbia e anche tanto, tantissimo amore.
Il messaggio finale è positivo e consolatorio: la vita continua nonostante la sofferenza che prima o poi incontriamo sul nostro cammino e non possiamo fare altro che accettare la morte così come accettiamo la vita.
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